MotoGP 2022: le pagelle del Sachsenring

MotoGP 2022: le pagelle del Sachsenring

MotoGP 2022: le pagelle del Sachsenring

Vince Quartararo davanti a Zarco e Miller. Quarto A. Espargarò davanti a Marini. Altro zero per Bagnaia

​Rieccoci con le pagelle della MotoGP: puntata Sachsenring. Domenica non è stata la gara che ci voleva. Dopo Barcellona le aspettative -e le speranze- erano quelle di vedere il mondiale riaperto, o perlomeno non chiuso. Invece purtroppo qualcosa non è andato secondo il verso giusto e, con questa vittoria, Quartararo ha seriamente ipotecato il mondiale 2022. Ovviamente, quando parliamo di “gara che ci voleva” non ci riferiamo alla vittoria di qualcuno a favore di qualcun altro, ma alla possibilità che c’era di tenere il mondiale, e di conseguenza lo spettacolo, aperto, dopo la pausa estiva. Ma scendiamo nel dettaglio

Quartararo ha vinto il titolo MotoGP 2022?

No El Diablo non ha ancora nulla in tasca, ma deve succedere qualcosa di veramente strano perchè a queato punto perda il titolo.

Fabio ha totalizzato 172 punti e in ballo ce ne sono ancora 250. Il secondo è Aleix Espargaro a 33 punti, terzo a gran sorpresa troviamo Zarco, con 111 totali punti a 61 dal connazionale, Al quarto posto c’è Bastianini, che ne fa segnare 100 tondi. Dopo di lui Brad Binder con 82, seguito da Bagnaia e Miller a pari merito con 81 (date un occhio allla classifica del motomondiale).

Dopo il finale di stagione 2021 nessuno avrebbe potuto ipotizzare una situazione del genere, soprattutto tra le file Ducati: Zarco primo delle rosse  e Bagnaia a pari punti con Thriller. Una curiosità: anche i due Ecstar sono a parimerito a 69 punti.

Quartararo vince al Sachsenring

É la seconda gara di fila che Fabio vince. Parte benissimo, si mette davanti alla prima staccata. Bagnaia invece, nonostante la partenza dalla pole e la superiorità del motore, ancora una volta gli finisce dietro, un po’ come era già successo l’anno scorso, quando nelle gare decisive in un modo o nell’altro a Francesco mancava qualcosa e buttava via la gara. 

Dopo pochi giri l’italiano supera il francese, il quale, però, gli si ripiazza davanti subito. Pecco non sembra averne per stargli dietro ed è visibilmente più lento di Quartararo. Alla prima curva del quarto giro bagnaia va largo e cade in curva uno (qui trovate il video della caduta di Bagnaia al Sachsenring). Quattro zeri pesantissimi rendono la rimonta di Bagnaia difficilissima, quasi impossibile, soprattutto contro un Quartararo così concreto, pronto a sfruttare qualsiasi occasione senza buttare via nulla.

Bagnaia ha dimostrato di subire molto la pressione, facendo errori tutte quelle volte in cui qualcuno gli ha messo le ruote davanti, Enea prima, Fabio poi. Oltre e quel brutto zero alla prima in campionato in cui ha steso, spinto dalla foga, l’incolpevole Martin.

É l’unico veloce come il pilota Yamaha, ma probabilmente quest’anno la pressione di portare il titolo in Ducati gli ha giocato un brutto scherzo. Ora a Bagnaia non basterebbe nemmeno finire sempre davanti al francese per vincere. Insomma, il campione è in corsa per confermarsi.

Gli ex candidati al titolo MotoGP 2022

In realtà Aleix Espargaro è lunico vero contendente al trono di questa stagione, almeno per ora. Il suo vero limite è quello di non essersi mai giocato un titolo, e farlo per la prima volta a 32 anni, contro piloti con dieci anni in meno, non deve essere proprio una passeggiata. Dalla sua il pilota Aprilia sta dimostrando una costanza e una velocità inaspettata.

Zarco non dovrebbe impensierire Quartararo, oltre ad essere oltre i 60 punti di distacco, il connazionale non ha ancora vinto una gara in MotoGP, e personalmente non lo vedo in lotta per il titolo.

Bastianini si è autoeliminato. Nel suo caso penso che Enea, come Martin abbia subito la pressione della scelta del pilota ch epasserà in Ducati ufficiale l’anno prossimo. Sindrome di cui aveva sofferto anche Martin, il quale si è giustamente ripreso, non appena si è assicurato che Bastianini l’avesse contratta.

Honda da due in pagella

Ma la vera delusione di questa MotoGP è mamma Honda. Su quattro piloti uno è caduto: Nakagami, due si sono ritirati:  Espargarò per problemi tecnici, e Marquez per la rottura dell’abbassatore, mentre l’unico arrrivato, Bradl, ha tagliato il traguardo per ultimo, ustionato dal calore trasmesso dalla moto. La cigliegina sulla torta? Ad oggi con due gare in meno Marc è ancora il primo pilota Honda in campionato, e non stiamo parlano del Marquez del 2019, ma di quello che hanno dovuto operare per ruotargli l’omero di 30°, che altrimenti non riusciva a guidare.

Via coi voti!

I voti delle pagelle della MotoGP al Sachsenring

10 e lode a Quartararo: primo alla prima curva e primo al traguardo. É sempre dove dovrebbe (in questo ricorda Marquez), è agguerrito, tenace e sa accontentarsi (in questo no). Le posate sbattono sul tavolo, vuole il bis.

8 a Zarco: quatto quatto è il primo Ducatista al Sachsenring e nel mondiale, è anche l’unico senza pressioni, sarà un caso?

8 a Miller: molto veloce in Germania, soprattutto rispetto alle ultime gare in cui si era eclissato. Riemerso.

8 a Aleix Espargarò: sempre veloce e consistente. Contendente.

9 a Marini: tre gare in top ten. Sta trovando la bussola.

7 a Jorge Martin: anche lui sta uscendo da un momento difficile e finalmente è tornato a sorridere.

7 a Brad Binder: gira che rigira in gara la salva sempre.

6 a Bastianini: anche lui si è autoeliminato, deve ritrovare la calma

3 a Morbido e Dovi: costantemente nelle retrovie con la moto che vince.

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

Quartararo vince e allunga in campionato, Aleix butta via il 2° posto e Nakagami fa strike in curva uno.

La MotoGP ha corso a Barcellona, dove si è fermata anche oggi per i test, ecco le nostre pagelle. La gara è stata caratterizzata, e forse rovinata, da due eventi poco simpatici, il primo per tutti, il secondo sicuramente per il diretto interessato

 

Lo strike di Nakagami

Alla curva uno Nakagami, che aveva appena fatto una buona partenza, arriva lungo alla prima staccata e cadendo, nel tentativo di fermare la sua Honda, centra Rins e Bagnaia (al link il video tella caduta di Nakagami). Una partenza di GP disastrosa, che taglia fuori uno dei pretendenti alla vittoria -e al titolo- e ancora una volta Rins, per la seconda gara di fila abbattuto dal kamikaze del team LCR. Soprattutto dopo l’errore del Mugello, Taaka avrebbe dovuto stare più attento. Errori del genere non sono mai voluti e a noi non sembra che abbia fatto una manovra così assurda. Taaka guadagna posizioni in accelerazione, mentre in frenata dalle immagini non risulta esse così in ritardo come viene descrittto da molti, anche se, vuoi la gomma fredda, gli parte l’avantreno. Non stiamo dicendo che abbia fatto bene, ma che è un incidente di gara -finito malissimo- e che la frenata non è stata così assurda come in molti dicono e, soprattutto, non è stato quello il momento in cui ha “guadagnato” metri. Certo è che un doppietta del genere andava evitata, Rins ha rimediato un infortunio al polso e dovrà saltare i test di oggi e il mondiale di Bagnaia se non è stato distrutto è certamente compromesso.

Aleix che disastro

Aleix Espargarò esulta per la sua 2° posizione nel GP di casa, dopo essere partito dalla pole, peccato che manchi ancora un giro dal termine(qui trovate il video dell’acccaduto). Lo sfileranno tre piloti prima che lo spagnolo se ne accorga, riuscirà a sorpassare marini e ad arrivare 5°. Succede raramente ma a volte succede. Il grosso peccato è buttare via il lavoro di un intero weekend di gara e quello che sarebbe stato il 5° podio consecutivo. Speriamo che Aleix non ne risenta.

La marche trionfale

Nel frattempo, Quartararo è passato in testa alla prima curva, complice la non brillantissima partenza dei primi due e grazie a una gran staccata, e non l’ha più mollata, rifilando sei secondi al primo inseguitore, (sarebbe stato qualcosa meno senza lo sbaglio di Aleix). Da parte sua una gara semplicemente perfetta, se ci uniamo che venerdì sembrava in difficoltà e la sfortuna/errori dei due più prossimi pretendenti al titolo, ne risulta che Fabio ieri ha messo una bella ipoteca sul titolo 2022. Lui è sempre supercostante ma come si suol dire, non dire gatto…

Cadi che ti passa.

Tolti i primi i tre coinvolti nell’incidente di cui abbiamo già parlato, sono caduti in cinque, qualcuno che proprio non avrebbe dovuto. Parliamo di Enea, che ha buttato via la gara mentre era inseguito da Vinales. Il mantra negli ultimi anni è: “Cadi il meno possibile, porta a casa più punti possibile”. Il tutto ripetuto dalla voce calda di Miaghi San, accompagnata dal movimento rotatorio delle sue braccia, dopo aver potato un bonsai su una scogliera Californiana. Purtroppo chi vuole vincere in questi anni deve avere questo mindset e limitare ogni errore. Gli altri rotolatori sono: Diggia, quindio 00 per il Team Gresini (come la farina); Bezzecchi che era in 13° posizione al momento della caduta, ma lui ci sta che abbia foga; Bradl che non è mai passato sotto al traguardo. Il Dovi non è caduto, ma, mentre bazzicava nelle retrovie, ha deciso di ritirarsi. Momentaccio.

Per il resto si è assistito a una gara con pochi sorpassi  e con i piloti attenti alla salvaguardia delle gomme, a causa delle condizioni della pista, con poco grip. Via coi Voti!

P.S. Celestino in Moto2 ha fatto una gara e un ultimo giro da urlo!

10 a Quartararo: perfetto dall’inizio alla fine, primo alla prima curva e sei secondi al secondo sul traguardo. Ipotecario.

8 a Martin: secondo posto regalato, ma il podio se l’è meritato ed è bello vederlo tornare competitivo.

7 a Zarco: non è mai stato da primi tre e anche lui ha giovato dell’errore di Aleix, sta dimostrando una grande costanza, ma gli manca sempre il guizzo per la vittoria. ottimo collaudatore.

9 a Mir: ci sono state un po’ di cadute ma la sua rimane una grandissima prestazione. Tenace!

8 a Aleix: era da 9. Gara intelligente, anche troppo con scemata sul finale. Può capitare ed è già capitato. Come ha detto Mir “di sicuro non gli ricapiterà”.

8 a Marini: ottima conferma per Luca, al secondo risultato positivo.

7 a Vinales: la prima gara in cui viene fuori con l’Aprilia

4 a Morbido e Miller: ombra di se stessi.

3 a Dovizioso: inquadrato pochissimo, pare si sia ritirato per la disperazione, non riusciva a guidare.

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.

MotoGP 2022: le pagelle del Mugello

MotoGP 2022: le pagelle del Mugello

MotoGP 2022: le pagelle del Mugello

L’Italia vince al Mugello senza spettatori. Un pieno di emozioni in assenza di pubblico

Le pagelle della MotoGP al Mugello. É un weekend complicato quello del GP di Italia, con condizioni scostanti che rimescolano le carte giorno per giorno. Da una lato ci hanno permesso di vedere qualche outsider in posizioni inusuali: vedi Diggia in pole e i piloti del team Mooney a completare la prima fila. Dall’altro hanno fatto sì che i favoriti non partissero davanti regalandoci qualche bel giro movimentato per tornare alle posizioni che gli spettano. Nel complesso una gara molto divertente, almeno fino a metà.

Al Mugello non si va

Il Mugello è sempre stato un GP iconico, tanto da meritarsi un coro forgiato dalle nottate passate dai tifosi sulle colline toscane a grippare motoseghe a suon di sgasate: Al Mugello non si dorme! O meglio, non si dormiva. Le motoseghe e le fiumane di gente quest’anno non si sono viste. Vuoi l’assenza di Rossi, vuoi la concomitanza con Montecarlo, vuoi la crisi economica unita a dei prezzi di tre volte maggiori (ad andar bene) alle altre tappe europee ed ecco che si capisce perchè quest’anno è stato un flop. Fonti attendibili (Pernat ai microfoni di GPOne) riportano che Ezpeleta abbia intimato agli organizzatori che in queste condizioni nel 2023 al Mugello non si correrà, occhio.

I vincitori

Ma come, non vince uno solo? Sì, certo ma domenica si è vista una situazione particolare. Lo strapotere Ducati, in realtà non una novità, e la superiorità e il controllo di Quartararo. Bagnaia vince e gli va riconosciuto di aver corso una gara perfetta, ma Fabio ha portato a casa una seconda posizione, forse ancor più significativa, su una pista in cui perdeva tre decimi fissi a ogni passaggio sul traguardo. Discorsi del tipo: cosa farebbe l’uno sulla moto dell’altro  hanno poco senso, ma Quartararo sta dimostrando di essere in forma smagliante e di sbagliare pochissimo, facendo una differenza imbarazzante coi compagni di marca, segno di un livello esagerato. Poi c’è la grande conferma della stagione, con il quarto podio di fila Aleix suggella il matrimonio con l’Aprilia, e, per chi ancora aveva dei dubbi, si conferma candidato al titolo.

Due di picche

Il secondo zero di fila del team Suzuki non può essere una coincidenza. A ciò si aggiunge che Mir da due gare sembra aver perso la totale fiducia nel mezzo. La speranza è che Alex non ricada nel brutto circolo vizioso già visto l’anno scorso.

I Goonies

Alcuni Rookie, alcuni Mooney, uno entrambe le cose, tutti giovani e rampanti. Bezzecchi e Marini finalmente si sono resi protagonisti di una bellissima gara. Bez ha fatto otto giri davanti a tutti e Luca al suo secondo anno ha corso una gara di rilievo, fino alla fine. Certo la Ducati qui è stracollaudata, ed è  vero, è una delle piste di casa, ma la sostanza qui c’è stata tutta. Diggia invece ha fatto segnare la sua prima pole, anche se in gara ha faticato di più. Tre giovani che fanno bene per la prima volta, mica male.

La quarta caduta

É la notizia che nessun appassionato vuole sentire. Marc Marquez si opererà di nuovo, è stato ufficializzato dopo le qualifiche e l’operazione avverrà questa settimana in America. Marc non si diverte più a causa dei dolori, l’osso del suo omero non è guarito in maniera adeguata (qui potete trovare un intervento del Dottor Costa) e la situazione sta peggiorando. Per provare a risolvere il tutto si recherà in una clinica negli USA specializzata in questo tipo di intervento. Un personaggio come Marc fa godere quando è in sella al 100 % ed è grasso che cola per lo sport sotto ogni punto di vista. In bocca al lupo. Via coi voti!

10 a Bagnaia= ottima gara e bel riscatto dopo Le Mans

10 a Quartararo= dimostra una superiorità notevole in sella a un mezzo con limiti evidenti.

9 ad Aleix E.= non è più una comparsa ma una presenza fissa al banchetto dei festeggiamenti. 9 anche ll’Aprilia che ha fatto passi da gigante.

8 a Zarco= il pilota collaudatore. Si conferma un’ottima seconda guida e in più fa un gran lavoro di sviluppo.

9 a Bezzecchi= prima fila e 8 giri in testa da rookie valgono il voto. Prestazione convincente.

7 a Marini= Bella gara per Luca che inanella due buoni risultati. Unico neo: finire dietro a Bez con un anno in più di esperienza e la moto 2022.

7 a Brad Binder= a soli 4 secondi dal vincitore, fa segnare una bella prestazione in casa arancio e in qualifica ha fatto il pioniere con le slick su pista mista.

7 a Marc Marquez= correre così è da giù il cappello, finire in top ten è da pochi. A presto!

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.

MotoGP 2022: le pagelle di Le Mans

MotoGP 2022: le pagelle di Le Mans

MotoGP le pagelle di Le Mans

Enea piega Bagnaia che cade, Secondo Miller davanti ad Aleix Espargaro. Gara in sofferenza per Quartararo e Marquez

Le pagelle della MotoGP a Le Mans. Tripletta di Bastianini che si porta a 8 punti da Fabio, dietro ad Aleix. Tante cadute per tutto il weekend, mentre si sta consolidando la pericolosa, per lo spettacolo, tendenza a non riuscire a sorpassare.

La Ducati lilla

Zitto zitto Bastianini sta accumulando un bel bottino: tre gare su sette vinte, è l’unico pilota ad averne vinta più di una, è 3° nel mondiale a 8 punti da Fabio. Enea ha fatto una gara esemplare, come tutte quelle in cui ha vinto. Amministra, gestisce e all’occasione punzecchia, tirando fuori il meglio di sé nel finale. Brutta bestia, per gli altri.

Un altro peccato

Chi invece vede allontanarsi la vetta del mondiale è Bagnaia. Si mette in testa e tenta la fuga, ma quando viene sorpassato dal riminese non ci sta, gli restituisce subito il sorpasso ma commette subito due errori, uno dei quali fatale. Per Pecco era l’occasione per recuperare punti su Quartararo, dopo un inizio di campionato problematico e invece ha messo uno zero su questa casella (qui trovate il video della caduta di Bagnaia). Lui l’ha definito un errore peggiore di quello commesso a Misano l’anno scorso, e forse ha ragione. Ora i punti di distacco sono 46, e se è vero che ci sono ancora 14 gran premi, è anche vero che un terzo dei punti a disposizione è stato assegnato e il mondiale non è più propriamente all’inizio.

Il favorito

Fabio era il favorito, l’uomo da battere con il passo migliore. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo Le Mans e il pilota di casa si è dovuto accontentare del 4° posto, costretto a una gara opaca, senza sorpassi, obbligato a raccogliere gli errori degli altri. La Yamaha continua a mostrare i limiti di un motore che soffre il confronto con le rivali, rendendo difficilissimo, quasi impossibile, sorpassare. Complice la partenza sbagliata si è ritrovato nel gruppo e la sua gara è stata compromessa. Con questa situazione lottare diventa difficile e le prossime sono piste in cui la mancanza di potenza si farà sentire.

Le dodici fatiche di Marquez

Un Marc così non si era mai visto, costretto ad accontentarsi di quel che viene. La spalla non è a posto, l’incubo diplopia si nasconde infimo dietro ogni caduta e non guida più la sua Honda, ma una moto che non va bene né per lui né per i suoi compagni di marca. La casa di Tokio per ora ha dimostrato di aver preso un bel granchio, mentre alcuni giornali spagnoli riportano che Puig è volato direttamente in Giappone da Le Mans per spingere i vertici della casa alata a intervenire sul progetto. Insomma, non la situazione migliore per riprendere fiducia dopo due anni di peripezie.

Un weekend nero

Nero il weekend Suzuki, come nero è l’asfalto che hanno baciato i suoi piloti a Le Mans. Due zeri pesantissimi che raccontano la tensione all’interno del box, un box alla sua ultima stagione nel motomondiale, che non riesce a restituire ai suoi piloti la calma e la serenità che serve per correre a questi livelli. C’è poco da fare, bisogna mettersi alle spalle questo risultato e pensare a fare bene in ottica mercato, anche perchè l’anno prossimo ci saranno due moto in meno e qualcuno dovrà uscire dal circus. Via coi voti!

10 a Bastianini: gara intelligente portata fino alla fine, il più vincente dell’anno. Un Italiano non vinceva così tante nelle prime gare dai tempi di Rossi.

8 a Miller: ha fatto una gara solida, anche se a me sembra che si sia un po ‘ eclissato, dato per scontato come seconda guida.

9 ad  Aleix Espargaro: ci stiamo abituando a vederlo tra i primi con l’Aprilia. Tre moto italiane sul podio.

7 a Quartararo: limita i danni quando non può fare meglio. Qui in casa era il favorito, ma una Yamaha con un gap motoristico importante non gli ha permesso di sorpassare, anche se un tentativo ce lo saremmo aspettato.

6 a Marquez: fatica molto, è da un po’ di fran premi che fa delle gare anonime, oltretutto qui sono caduti in molti. Non è il Marc che vogliamo vedere ma probabilmente buona parte dei problemi derivano dal mezzo.

7 a Nakagami: non è certo la gara del secolo ma è finito vicinissimo a Marc.

7 a Marini: chiude il GP in 9 posizione ottenendo il miglior risultato della stagione.

5 a Dovi e Morbido: sono finiti ancora una volta molto indietro. Andrea arriva da una situazione particolare, ma Franco ci ha fatto vedere altre cose sulla Yamaha. Devono trovare il modo di avvicinarsi ai migliori.

3 a Bagnaia: butta via troppo, ora comincia la salita.

Leggi anche le pagelle di Jerez

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.

Le pagelle della MotoGP a Jerez

Le pagelle della MotoGP a Jerez

Le pagelle della MotoGP a Jerez

Pecco da 10 e lode a Jerez, davanti a Quartararo e Aleix. Ai piedi del podio Marc che torna a fare uno dei suoi salvataggi.

La gara

Le pagelle della MotoGP a Jerez. Gara abbastanza noiosa con i primi due che tirano da matti ma senza sorpassarsi mai e l’unica vera battaglia è quella dei 3 in lotta per il podio, con Aleix che la spunta, su Marquez e Miller. Aleix sta veramente dimostrando una grande consistenza quest’anno, confermando il grande salto di qualità fatto da lui e dalla moto. Espargarò ha aspettato il passo falso dei due, per poi staccarli quel tanto che basta per assicurarsi il bronzo.

Lo show

Marc, nonostante un quarto posto non certo esaltante in condizioni normali, è stato l’unico a incollarci davanti allo schermo con uno dei suoi salvataggi alla curva 13 prima, e il passaggio su Jack in un punto, la curva 5, impensabile per tutti, che l’ha costretto a chiudere la curva lasciando una virgola nera lunga parecchi metri sull’asfalto. Diciamocelo, gira che rigira lo spettacolo lo fa lui. Davanti, sì, è vero, hanno impresso un ritmo da paura, ma ci hanno fatto sperare, tra vari tira e molla, in una bagarre mai consumata, senza neanche un vero tentativo di sorpasso.

Le condizioni a Jerez

Vero è che le condizioni a Jerez sono state particolari, praticamente tutti i piloti hanno accusato dei problemi di surriscaldamento dell’anteriore, a causa delle direzione verso cui si stanno evolvendo le moto (con un gran carico sull’anteriore che surriscalda il pneumatico, com ovvie conseguenze sulla pressione) e le temperature alte registrate nel pomeriggio. Dalle dichiarazioni dei piloti è emerso, che il problema si accentuava esponenzialmente, quando si era all’inseguimento di qualcuno. Questo ha causato la cristallizzazione delle posizioni (come si vede dal lap chart ci sono stati pochissimi sorpassi, soprattutto nelle posizioni che contano) , portando alla gara che abbiamo visto domenica.

E gli azzurri?

In Suzuki da un paio di gare si fatica. Entrambi i piloti hanno accusato particolarmente il problema di cui sopra, soprattutto Mir, che comunque si è portato a casa un 6° posto, che non è da buttare. Alex invece, è stato protagonista di un weekend da dimenticare, senza riuscire a sfruttare il suo pacchetto durante tutte le sessioni pomeridiane.

Martin VS Bastianini

La stagione di Jorge è tutt’altro che partita col piede giusto, domenica è caduto durante il primo giro, è ripartito ma ha chiuso ultimo. Enea, invece sta dimostrando una certa consistenza, a differenza di Martin cade poco, anche se quest’anno o ha vinto o è finito lontano dal podio. Stiamo parlando comunque di due piloti all’inizio della propria seconda stagione in MotoGP. Sulla carta JM è il classico talento, veloce sul giro secco che però butta via troppo, mentre Enea è un animale – una bestia, pardon – da gara, gentile con le gomme e capace di esaltarsi nella mischia.

Le delusioni: Morbido

Nei primi sei GP, che cominciano a non essere più così pochi, ci sono piloti da cui ci si aspettava decisamente di più. In primis Morbidelli: il franco in grado di giocarsi il mondiale, seppur pazzo, del 2020, sembra sparito. Io non penso che lui sia impazzito di colpo, mi sembra più plausibile, invece, che la situazione nel box Yamaha, da cui non è stato trattato nel migliore dei modi, vedendosi affidata una moto decrepita prima e cambiato il capotecnico in corsa dopo, gli abbia tolto quella fiducia di cui aveva bisogno per esprimere le sue potenzialità. Se a tutto ciò aggiungiamo un infortunio lungo da gestire, non stupisce che la sua situazione sia l’attuale.

Le delusioni – parte 2: Dovi vai?

Ve lo ricordate il programma pre-gp trasmesso in Italia, quando Andrea era al suo massimo? É la stessa domanda che vorremmo porre noi al Dovi. Un rientro così faticoso non ce lo aspettavamo. Di sicuro cambiare genere di moto alla sua età non è facile ma vederlo faticare nelle retrovie non era la fine che speravamo di vedergli fare. Chissà se a vedere l’Aprilia con Aleix gli fa mordere le mani. Via coi voti!

10 e lode a Bagnaia: pole, giro veloce e vittoria. Pecco segna il grande slam a Jerez. Aggiungiamoci una spalla malandata ed ecco che l’impresa acquista ancora più valore. Già a Portimao aveva fatto una grande gara, speriamo che continui così. Il peggio è passato.

10 a Quartararo: ha avuto un passo identico al primo e gli è finito a due decimi abbondanti. In condizioni normali si sarebbe meritato un 9 per la mancanza di tentativi di sorpasso, ma a Jerez tutti i piloti hanno sottolineato come fosse difficile guadagnare posizioni. Gara tirata.

9 a A. Espargaro: ne aveva di più dei due davanti , ma a conferma di quel che si è appena detto, finché non hanno fatto un errore era quasi impossibile passarli. Un inizio stagione col botto.

8 a Marquez: l’unico che ci ha fatto divertire in gara. Torna a fare i suoi salvataggi e il sorpasso su Miller alla 5 con la traiettoria chiusa di gas e virgolone nero, hanno valso da soli il prezzo del biglietto. La strada per essere al 100% non è corta, ma lui non perde mai il vizio.

7 a Miller: primo del terzetto per tutta la gara, alla fine l’ha chiuso. Sicuramente l’essere dato per spacciato da inizio stagione non aiuta. Una gara comunque positiva con “lo stress” – così l’ha definito lui stesso – di avere Marc dietro per 22 giri.

6 a Mir: fatica con l’anteriore e non si avvicina nemmeno al gruppo davanti a lui. Gli manca sempre il guizzo.

7 a Nakagami: jerez gli è sempre piaciuta molto, anche lui ha già un carico pendente sul collo e il fatto di essere conscio che sarà l’ultima stagione in motogp può fare due cose: demoralizzarlo totalmente, o sbloccarlo per la mancanza di pressione.

Leggi anche le pagelle di Portimao

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.