Brutalismo con un tocco francese: nuova vita per la casa progettata dall’architetto Ernst Gisel

Il suo approccio artistico, senza tempo ha reso l’architetto svizzero Ernst Gisel un modello per generazioni di architetti creativi. Perfetta espressione del suo lavoro è la casa che ha progettato nel 1988 a Erlenbach, sulle rive del lago di Zurigo. Oggi negli interni completamente ristrutturati da Victoria Maria Interior Design la modernità senza tempo e la pulizia stilistica delle linee di rubinetteria Tara e Meta di Dornbracht ne sottolineano il nuovo stile.

L’architetto svizzero Ernst Gisel ha impiegato oltre sessant’anni per realizzare questa abitazione a Erlenbach che nel corso della progettazione ha visto modifiche alla struttura e agli interni per rispondere alle esigenze dei committenti e armonizzarsi al contesto e alla topografia del luogo. L’espressivo cemento a vista e l’uso di materiali naturali come pietra, legno e ardesia caratterizzano l’insieme composto da due case bifamiliari mentre la soluzione di Gisel al terreno in pendenza e allo spazio ristretto è stata quella di pensare a diversi livelli spaziali.

Nel progetto originale mentre il piano terra fungeva da ingresso alla casa, gli spazi abitativi, con vista sul lago di Zurigo, si trovavano ai piani superiori. Aree frontali accentuate, giardini e terrazze tagliano lo spazio, combinando l’interno con l’esterno e creando diverse aree outdoor per trascorrere il tempo e divertirsi. Insolito per il contesto è l’uso di una copertura a botte, ma questa terminazione verso l’alto non è che la logica conseguenza della composizione spaziale.

La casa come una scultura

La sfida per l’interior designer Victoria Maria è stata quella di combinare il brutalismo dell’architettura con il comfort e l’eleganza contemporanei, oltre che con un tocco francese. Il soffitto in cemento a vista altamente strutturato, peculiarità ed elemento di design del progetto originale rimane quindi sempre visibile come le nicchie, i caminetti e le lampade progettati per la casa. Anche le rientranze e i tagli nei muri e nelle partizioni che Gisel ha scelto per la suddivisione in zone, le varie trame e i cambiamenti di materiale, nonché le zone con luce incidente, continuano a svolgere un ruolo. Congiunzioni di pareti rotonde, finestre in posizioni insolite, sfondamenti e una galleria aperta creano prospettive in continua evoluzione. Perno della casa è la scala centrale che collega tutti i livelli. Lo stretto spazio aereo elimina i confini spaziali tra loro e orchestra le relazioni visive per gli occupanti.

La scala centrale, perno della casa che collega i diversi livelli.

Eleganza contemporanea

I pavimenti sono stati sostituiti come anche la cucina e i bagni completamente ripensati. Le esigenze sono cambiate nel corso degli anni, quindi la cucina è stata ripensata come ambiente open space. Ottone, pietra lavica verde smaltata e marmo Emperador definiscono la nuova atmosfera.

La cucina, progettata come un open space in accordo con gli stili di vita che cambiano.

Tara si inserisce con discrezione nel bagno padronale. Per le pareti, il pavimento e le superfici rialzate è stato scelto un travertino italiano chiaro, in contrasto con il soffitto originale in cemento a vista altamente strutturato. La precisione cubica degli infissi divide l’area in zone, con i grandi specchi che dilatano lo spazio. Questa riduzione all’essenziale crea un’atmosfera di chiarezza senza pretese, particolarmente evidenziata dalla nuova finitura Dark Platinum spazzolato di Tara. Rubinetteria Dornbracht, con la linea Meta, anche nel bagno degli ospiti. Scelta nella stessa finitura di Tara, Dark Platinum spazzolato, soddisfa la richiesta di un minimalismo moderno, oltre che di un’estetica duratura.

L’equilibrio di finiture di alta qualità, il mix di colori tenui e intensi, i raffinati tessuti e le carte da parati, mantengono lo stile dell’edificio e il suo carattere non convenzionale, ma allo stesso tempo danno un tocco nuovo e contemporaneo. I nuovi elementi rispettano in modo naturale il pregresso. In linea con lo spirito di Ernst Gisel.