Giallo è il colore di Milano

Milano non è grigia come la scighèra e lo smog. Milano è gialla, Giallo Milano.

Esiste davvero il colore “Giallo Milano” o è semplicemente uno di quegli aneddoti da blog per spingere il turismo? Il Giallo Milano è, in realtà, qualcosa di cui i milanesi vanno da sempre oltremodo fieri. Perché non è vero che i milanesi non abitano più a Milano: i milanesi abitano nei condomini giallo Milano, e guai a chi cerca di cambiare i colori delle facciate. Perché?

Non c’entrano nulla il risotto allo zafferano o il colore dei vecchi tram, anzi, semmai, è il contrario. Questa particolare tonalità di giallo prende il nome “Milano” perché si tratta del colore che venne scelto sul finire del Settecento, sotto il dominio austriaco di Maria Teresa, per dipingere le case della città. Si rovinava di meno e aveva bisogno di una sola mano, un investimento estremamente favorevole per la casata d’Austria che voleva in ogni modo nascondere l’invecchiamento dell’intonaco bianco che si degradava estremamente in fretta a causa della fuliggine dei camini.

Molti edifici mantengono tutt’ora il colore originale, ma non si tratta solo di abitazioni popolari e case di ringhiera: fino al restauro del 1999 anche il Teatro alla Scala era dipinto di giallo, così come Palazzo Reale e la Pinacoteca Ambrosiana (che lo è ancora).

All’inizio del Novecento, ogni casa popolare che si rispettasse veniva dipinta di Giallo Milano, proprio per ragioni economiche e storiche. Negli anni Trenta, invece, si usavano molto di più la pietra, i marmi e il laterizio lasciato a vista. Oggi si tenta di tornare alle facciate originali chiedendo riferimenti agli anziani del palazzo o vedendo i vari documenti dei lavori effettuati nel corso degli anni.

Si tratta di un colore così chiaro da perdere intensità nel corso del tempo, infatti esistono varie tonalità di Giallo Milano. Il Giallo Milano originale, però, è il Ral 1023 di Pantone, lo stesso giallo ripreso anche dai tram fin dal 1928.

Oggi, quel colore pastello si può trovare ancora con estrema facilità in giro per la città, basti solamente pensare alle case che si affacciano sul Naviglio Grande o sulla Martesana, dove gli edifici sono più vecchi, sebbene negli ultimi anni molti edifici abbiano cambiato il loro aspetto e sono stati tinteggiati di bianco o color tortora.

Alzate la testa, quando saremo così fortunati da poter vivere un altro Fuorisalone. Così, oltre agli spritz e alle mostre nei cortili, sarà facile ammirare un pezzo della nostra storia. Senza entrare in un museo.

Gaia Rossetti

Sono una gastrocuriosa e sarò un'antropologa.
Mia nonna dice che sono anche bella e intelligente, il problema è che ho un ego gigantesco. Parlo di cibo il 60% del tempo, il restante 40% lo passo a coccolare cagnetti e a far lievitare cose.
Su questi schermi mi occupo di cultura del cibo e letteratura ed esprimo solo giudizi non richiesti.