Equilibrio e tradizione: a tavola con Picasso

Equilibrio e tradizione: a tavola con Picasso

Equilibrio e tradizione: a tavola con Picasso

Se Leonardo da Vinci ci aveva rivelato tante sorprese (qui), figuriamoci cosa avrà combinato Pablo Picasso. E invece no. Serietà, rispetto e semplicità sono i termini che Picasso ha voluto accostare al suo rapporto con il cibo.

Picasso aveva con il cibo un ottimo rapporto: non ne era ossessionato, ma lo gustava con gioia convinto che fosse il cuore pulsante della casa. Cosa mangiava Picasso? Grasso e ciccia? Piatti sofisticati? No, è molto sobrio nelle sue scelte e predilige piatti ricchi di vegetali e senza eccessi. Ciò che predilige sono le tipicità territoriali cucinate in maniera semplice perché odia fare sfoggio delle sue disponibilità economiche, perciò anche a tavola si contiene.

Nel suo periodo a Barcellona, frequenta spesso il locale (ancora esistente) Els 4 Gats, dove si tenne la sua prima mostra e dove Woody Allen girò alcune scene di Vicky Cristina Barcelona. Il fotografo David Douglas Duncan, una sera a cena, lo ritrae in una foto che diventa iconica. Picasso stava mangiando una sogliola alla mugnaia mentre ripulisce una lisca di pesce: aveva sfilettato la sogliola con l’idea di immortalarne la lisca e Duncan documentò le fasi velocissime della creazione.

Picasso amava anche il vino, e parecchio. Ma anche in questo caso era molto sobrio e, nonostante amasse particolarmente condividere le sue bottiglie con gli amici, lo faceva per il piacere della convivialità e non per aprire bottiglie che sottolineassero la sua ricchezza.

Le opere di Picasso che ritraggono del cibo sono circa duecento e nel 2018 a Barcellona ci fu una mostra intitolata La cucina di Picasso, volta a celebrare proprio il legame fra l’artista e il cibo.

Una delle locandine della mostra

Una vita in cui il cibo è un elemento cardine, ma non un’ossessione. Un modo molto differente di intenderlo rispetto ad altri artisti e uomini di lettere, ma comunque non comune e interessante. Come, d’altronde, tutto ciò che racconta questo genio dell’arte.

di Gaia Rossetti

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

MotoGP 2022: le pagelle di Barcellona

Quartararo vince e allunga in campionato, Aleix butta via il 2° posto e Nakagami fa strike in curva uno.

La MotoGP ha corso a Barcellona, dove si è fermata anche oggi per i test, ecco le nostre pagelle. La gara è stata caratterizzata, e forse rovinata, da due eventi poco simpatici, il primo per tutti, il secondo sicuramente per il diretto interessato

 

Lo strike di Nakagami

Alla curva uno Nakagami, che aveva appena fatto una buona partenza, arriva lungo alla prima staccata e cadendo, nel tentativo di fermare la sua Honda, centra Rins e Bagnaia (al link il video tella caduta di Nakagami). Una partenza di GP disastrosa, che taglia fuori uno dei pretendenti alla vittoria -e al titolo- e ancora una volta Rins, per la seconda gara di fila abbattuto dal kamikaze del team LCR. Soprattutto dopo l’errore del Mugello, Taaka avrebbe dovuto stare più attento. Errori del genere non sono mai voluti e a noi non sembra che abbia fatto una manovra così assurda. Taaka guadagna posizioni in accelerazione, mentre in frenata dalle immagini non risulta esse così in ritardo come viene descrittto da molti, anche se, vuoi la gomma fredda, gli parte l’avantreno. Non stiamo dicendo che abbia fatto bene, ma che è un incidente di gara -finito malissimo- e che la frenata non è stata così assurda come in molti dicono e, soprattutto, non è stato quello il momento in cui ha “guadagnato” metri. Certo è che un doppietta del genere andava evitata, Rins ha rimediato un infortunio al polso e dovrà saltare i test di oggi e il mondiale di Bagnaia se non è stato distrutto è certamente compromesso.

Aleix che disastro

Aleix Espargarò esulta per la sua 2° posizione nel GP di casa, dopo essere partito dalla pole, peccato che manchi ancora un giro dal termine(qui trovate il video dell’acccaduto). Lo sfileranno tre piloti prima che lo spagnolo se ne accorga, riuscirà a sorpassare marini e ad arrivare 5°. Succede raramente ma a volte succede. Il grosso peccato è buttare via il lavoro di un intero weekend di gara e quello che sarebbe stato il 5° podio consecutivo. Speriamo che Aleix non ne risenta.

La marche trionfale

Nel frattempo, Quartararo è passato in testa alla prima curva, complice la non brillantissima partenza dei primi due e grazie a una gran staccata, e non l’ha più mollata, rifilando sei secondi al primo inseguitore, (sarebbe stato qualcosa meno senza lo sbaglio di Aleix). Da parte sua una gara semplicemente perfetta, se ci uniamo che venerdì sembrava in difficoltà e la sfortuna/errori dei due più prossimi pretendenti al titolo, ne risulta che Fabio ieri ha messo una bella ipoteca sul titolo 2022. Lui è sempre supercostante ma come si suol dire, non dire gatto…

Cadi che ti passa.

Tolti i primi i tre coinvolti nell’incidente di cui abbiamo già parlato, sono caduti in cinque, qualcuno che proprio non avrebbe dovuto. Parliamo di Enea, che ha buttato via la gara mentre era inseguito da Vinales. Il mantra negli ultimi anni è: “Cadi il meno possibile, porta a casa più punti possibile”. Il tutto ripetuto dalla voce calda di Miaghi San, accompagnata dal movimento rotatorio delle sue braccia, dopo aver potato un bonsai su una scogliera Californiana. Purtroppo chi vuole vincere in questi anni deve avere questo mindset e limitare ogni errore. Gli altri rotolatori sono: Diggia, quindio 00 per il Team Gresini (come la farina); Bezzecchi che era in 13° posizione al momento della caduta, ma lui ci sta che abbia foga; Bradl che non è mai passato sotto al traguardo. Il Dovi non è caduto, ma, mentre bazzicava nelle retrovie, ha deciso di ritirarsi. Momentaccio.

Per il resto si è assistito a una gara con pochi sorpassi  e con i piloti attenti alla salvaguardia delle gomme, a causa delle condizioni della pista, con poco grip. Via coi Voti!

P.S. Celestino in Moto2 ha fatto una gara e un ultimo giro da urlo!

10 a Quartararo: perfetto dall’inizio alla fine, primo alla prima curva e sei secondi al secondo sul traguardo. Ipotecario.

8 a Martin: secondo posto regalato, ma il podio se l’è meritato ed è bello vederlo tornare competitivo.

7 a Zarco: non è mai stato da primi tre e anche lui ha giovato dell’errore di Aleix, sta dimostrando una grande costanza, ma gli manca sempre il guizzo per la vittoria. ottimo collaudatore.

9 a Mir: ci sono state un po’ di cadute ma la sua rimane una grandissima prestazione. Tenace!

8 a Aleix: era da 9. Gara intelligente, anche troppo con scemata sul finale. Può capitare ed è già capitato. Come ha detto Mir “di sicuro non gli ricapiterà”.

8 a Marini: ottima conferma per Luca, al secondo risultato positivo.

7 a Vinales: la prima gara in cui viene fuori con l’Aprilia

4 a Morbido e Miller: ombra di se stessi.

3 a Dovizioso: inquadrato pochissimo, pare si sia ritirato per la disperazione, non riusciva a guidare.

Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.