Cultura e istruzione: nuovo grandissimo polo formativo a Modica

Cultura e istruzione: nuovo grandissimo polo formativo a Modica

Cultura e istruzione: nuovo grandissimo polo formativo a Modica

Un innovativo campus universitario di 7000 mq nel cuore verde di Modica, città siciliana culla del barocco, per coltivare i talenti del Mezzogiorno e attirare quelli stranieri, dagli Stati Uniti al Giappone, attraverso la filosofia dello “Slow Study”: è questo il progetto inaugurato da Icotea, istituto di formazione universitaria accreditato dal MIUR, con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento degli studenti dell’intero bacino del Mediterraneo e non solo, come dimostra il progetto di scambio “Marco Polo-Turandot” avviato con le università cinesi.

Patria del cioccolato, culla del Barocco e sfondo mozzafiato delle puntate del famoso Commissario Montalbano. Sono questi i tratti più identificativi di Modica (RG), città del sud-est siciliano dichiarata patrimonio Unesco. A questo valori, però, se n’è aggiunto un altro molto ambizioso: quello di diventare un punto di riferimento per la formazione a livello internazionale. La Sicilia è la culla della civiltà occidentale, frutto del crocevia di culture ed etnie diverse che si sono succedute nel corso di secoli. Dalla Magna Grecia alle cattedrali arabo-normanne, i fasti del passato hanno lasciato per troppo tempo spazio ad una situazione complicata nell’Isola, resa evidente dall’alto tasso di migrazione dei giovani per studiare nelle strutture del nord del Paese e all’estero. C’è però una realtà che si sta impegnando per invertire il trend: si tratta di Icotea, istituto di formazione accreditato dal MIUR che ha da poco inaugurato il proprio hub universitario a Modica. La quarta sede, dopo Milano in via Mecenate, Roma a Trastevere e Sassari, è un innovativo campus di ben 7000 mq che offre lauree, master, corsi di specializzazione e certificazioni linguistiche, proponendosi come punto di riferimento per l’istruzione in tutto il bacino del Mediterraneo. Una struttura polifunzionale unica nel suo genere, che vuole rappresentare un punto di crescita completa, aggiungendo alla formazione accademica attività sportive e culturali: alle 22 aule ed i 5 laboratori si aggiungono 2 palestre, una al chiuso e una all’aperto, 2 teatri e diverse aree espositive. Il campus dispone delle più moderne tecnologie multimediali e informatiche, integrate in modo armonico in un parco naturale di circa 15000 mq che non è stato modificato per far posto alla struttura. Un’Integrazione tra tecnologia e natura che risponde alla missione di sostenibilità ambientale di tenere basse le emissioni di CO2.

Ma l’ambizione di Icotea supera i confini nazionali, puntando alla concreta internazionalizzazione della Sicilia: la realtà formativa vuole infatti attrarre gli studenti provenienti da ogni parte del mondo a Modica, permettendogli di vivere un’esperienza di formazione di alto livello in un contesto ricco di arte, storia e cultura all’insegna dello “Slow Study”, offrendo un contesto più salubre e con meno occasioni di distrazione rispetto alle grandi metropoli. La prima iniziativa in questo senso è stata già avviata: si tratta del progetto “Marco Polo-Turandot”, scambio formativo con le università cinesi. I benefici di un polo universitario così fortemente radicato nel territorio si diffondono a cascata su tutto il tessuto imprenditoriale della Regione, che può così contare su giovani professionisti: “Icotea è un progetto che nasce per dare nuove speranze alla Sicilia e all’intero Sud, permettendo a tanti giovani di rimanere nella propria terra e formarsi in modo adeguato per un mercato del lavoro sempre più competitivo – afferma il Presidente e Fondatore di Icotea Tommaso Barone, originario proprio di Modica e per questo spinto dall’obiettivo di migliorare le condizioni della propria terra – Ci poniamo anche un obiettivo ancora più ambizioso, ossia l’internazionalizzazione della Sicilia. Siamo pronti ad accogliere studenti internazionali, dalla Cina agli Stati Uniti, per far conoscere le eccellenze della nostra città e proporre un modo alternativo e meno frenetico di studio”.

Il progetto di Icotea parte da lontano, nel 1998: nasce come Istituto di consulenza tecnica alle aziende offrendo corsi di sicurezza sul lavoro poi, progressivamente, inizia ad espandersi estendendo l’offerta didattica e portando la formazione online, rendendola fruibile a tutti: non solo opportunità per studenti con corsi certificati di laurea in mediazione linguistica e master che spaziano dalle materie umanistiche al marketing alla giurisprudenza, ma anche diplomi di specializzazione e corsi di aggiornamento per albi professionali e docenti scolastici. Un totale di 346 corsi e 59 aree tematiche che contano 61 accreditamenti ministeriali, il numero più elevato per un istituto di formazione: oltre al MIUR, certificano la qualità della didattica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Giustizia, il CONI e i più importanti Ordini Professionali. Il sito web e la sezione e-learning sono inoltre fruibili per i non vedenti. “Nel corso del tempo siamo riusciti a costruire un’offerta formativa multidisciplinare e certificata, ponendo da sempre attenzione alle opportunità didattiche che offrono i nuovi strumenti digitali. Infatti, già dal 2013 utilizziamo il metodo del blended learning, che affianca il sistema tradizionale di insegnamento in aula con attività di e-learning”, conclude Tommaso Barone.

Creare spazi per i giovani per far sentire la loro voce: l’intervista all’associazione Civico 2

Creare spazi per i giovani per far sentire la loro voce: l’intervista all’associazione Civico 2

Creare spazi per i giovani per far sentire la loro voce: l’intervista all’associazione Civico 2

L’Associazione Civico 2, nata ad aprile 2016, promuove progetti e azioni rivolte a bambini e giovani con l’idea che sostenere le nuove generazioni possa garantire la crescita di cittadini consapevoli che si preoccupino della costruzione di un futuro migliore.

Durante il 2021 siamo entrati in contatto con il mondo dell’associazione Civico 2 e la loro realtĂ  ci è piaciuta talmente tanto che la nostra redazione ha voluto parlare di loro per contribuire al progetto.

 

L’Associazione non ha scopo di lucro, si fa promotrice di laboratori all’interno delle scuole primarie e secondarie e intende strutturare spazi e tempi dedicati ai giovani in modo tale che possano avere la possibilitĂ  di far sentire la propria voce. In quest’ottica rientra l’impegno che l’associazione dedica allo sviluppo del progetto web RadioSP30 e dei servizi di comunicazione, gestione eventi e service con l’obiettivo di fornire competenze e abilitĂ  specifiche ai giovani.

 

Civico 2 lavora prevalentemente sul territorio milanese ed è conosciuta nell’ambiente come una realtĂ  dinamica, in crescita e soprattutto utile ed efficace nel fare… quello che vuole fare.
 
 
 

L’INTERVISTA

 

Chi Siete?
E: “Io sono Eva Pettinicchio e sono presidente di Associazione Civico 2 e al mio fianco c’è Gianluigi Mussi (detto Giangi) e sono formatore oltre che speaker in RadioSP30“.

Che cosa fa il presidente di un’associazione?
E: “Intanto ha il titolo, che non è male, e poi diciamo che fa da coordinamento a tutte le attivitĂ  dell’associazione sia nel dettaglio che dall’alto“.

PerchĂ© il nome “Civico 2”?
G: “PerchĂ© la sede precedente si trovava in Piazza Roma 2 e di conseguenza RadioSP30 è per la provinciale che passa qui vicino“.

Qual’è la giornata tipo di Civico 2?
E: “Dal punto di vista operativo inizia la mattina perchĂ©, come diceva Giangi, abbiamo quest’anima di progetti formativi all’interno degli istituti scolastici, quindi svolgiamo attivitĂ  formative nelle scuole la mattina e negli orari in cui gli studenti sono a scuola“.

Civico 2 da quante persone è composta?
E: “Dal punto di vista istituzionale ha un presidente e un vicepresidente che è anche tesoriere e i consiglieri che è la struttura istituzionale un po’ di tutte le associazioni, dal punto di vista operativo ha circa una ventina di persone che le ruotano attorno fra attivitĂ  laboratoriali e la radio“.

Chi vuole collaborare con voi, cosa trova in Civico 2?
G: “Quello che possono trovare è tanta malleabilitĂ . Le persone possono trovare il loro spazio per parlare di quello che vogliono“.
E: “Esatto, questo per quanto riguarda la parte radio, perchĂ© ovviamente la parte scuole ovviamente è piĂą costruita e non si può proprio entrare a dire quello che si vuole“.

Cosa vorreste comunicare ai ragazzi quando avete a che fare con loro?
E: “Sicuramente il fatto che i protagonisti sono loro, tutti i progetti che portiamo all’interno delle scuole presentano un output finale, quindi i ragazzi producono effettivamente o un programma radio o un video, un corto, un racconto, ecc, ma in questo vengono guidati, per cui il formatore non fa altro che dargli le conoscenze e guidarli, poi mettono loro quello che serve per questo output finale“.

 

 

 

Come avete affrontato il periodo pandemico e le restrizioni?
G: “Ci siamo dovuti completamente reinventare. Posso affermare che i laboratori online sono stati delle sfide che, ad oggi, sono però state vinte“.

Immagino che ci siano state anche delle rinunce…
G: “Purtroppo non siamo piĂą potuti entrare fisicamente nelle scuole, e questa non è una cosa di poco conto“.
E: “E di conseguenza molti progetti che avevamo in cantiere che dovevano essere attuati nell’anno 2020/2021 sono rimasti fermi perchè la malleabilitĂ  di cui ha parlato prima Giangi non si può attuare su tutto. I laboratori creativi e artistici come video, fotografia e simili non possono essere fatti tutti a distanza, sono lì e lì rimarranno finchĂ© non potranno essere affrontati a 360 gradi“.

La vostra parte radio che cosa va a coinvolgere?
G: “Si registrano le trasmissioni, quasi sempre live, ma a volte anche in podcast“.

Se una persona volesse fare delle trasmissioni con voi o dei podcast, cosa dovrebbe fare?
G: “Se volesse iniziare a fare delle trasmissioni per la nostra radio, è necessario inviare una prova di una “puntata” del podcast che si ha in mente, poi Paolo, che è l’addetto principale alla regia, valuta. Vogliamo evitare chi arriva senza nĂ© capo nĂ© coda, un minimo di scrematura ci deve essere“.

 

Guardando Civico 2 in tutte le sue forme, che cosa avete in mente di raggiungere negli anni?
E: “Sicuramente, che è quello per cui giĂ  stiamo lavorando, che i progetti siano sempre piĂą complessi e, uso una parola che mi piace molto, contaminati, nel senso che con i nostri progetti che facciamo a livello formativo, che oltre che rivolgersi agli istituti scolastici, guardano anche altre realtĂ  (oratori, comunitĂ , ecc..), siano sempre piĂą ampi e ci siano sempre piĂą attori, dalla realtĂ  locale al negozio locale per avere un’estensione sempre piĂą ampia e complessa“.

La parte piĂą bella del vostro lavoro?
G: “La cosa che mi ha sempre dato piĂą soddisfazione in assoluto è quella di vedere i ragazzi all’inizio e alla fine del percorso, perchè c’è una crescita spaventosa e questo ogni volta mi stupisce e sono felice che ogni volta ancora mi stupisca“.
E: “Sottoscrivo questa parte intanto. Spostandomi invece sulla parte progettuale, sono i progetti che tutti insieme scriviamo, perchè sono proprio fighi ed è proprio bello farli“.

Quello che emerge parlando con Eva e Giangi è una fortissima passione nel portare ai ragazzi i loro laboratori e il progetto radio. Sono freschi, pieni di energia e desiderosi di fare bene per davvero. Tutti noi di iovocenarrante.com auguriamo all’associazione Civico 2 e RadioSP30 di poter raggiungere tutti i loro obiettivi e perchĂ© no, anche qualcosa di piĂą.

Sito web Civico 2
Facebook Civico 2
Youtube Civico 2

a cura di Dario Pasin