Montbook: l’artigianalità giapponese alla Milano Design Week
Montbook: l’artigianalità giapponese alla Milano Design Week
Durante la Milano Design Week sarà presentata in un temporary shop Montbook, collaborazione fra il giapponese Laboratorio Yamamoto e il designer Giulio Iacchetti.
Un cammino verso territori lontani e affascinanti. Un percorso magico, alla ricerca del “kokoro” (cuore, in italiano) delle cose. Un viaggio che parte dal Giappone, a Nara, e arriva in Italia, a Milano. Un incontro, quello tra il signor Yamamoto – proprietario di un laboratorio di borse – e Giulio Iacchetti – noto designer internazionale – che dà vita a Montbook, un brand di borse di design in pelle.
La collezione è composta da 9 differenti articoli e comprende: zaino, borsa monospalla, messenger, porta carte e porta monete, custodie per smart phone e portafogli. A questi si aggiungerà una nuova borsa che verrà svelata durante la settimana del design.
Tutta la collezione verrà presentata all’interno di un Temporary Shop in via Palermo 18 (Milano), all’interno della Brera Design Week.
Montbook Collection
Lo zaino è caratterizzato da una tasca sul fronte trattata con micro-gocce di lacca come l’antica tradizione del distretto artigiano di Nara vuole, che non solo impreziosiscono lo zaino, ma ne irrigidiscono la superficie al fine di meglio proteggere ciò che vi è contenuto. Il disegno della maniglia, posta all’apice dello zaino è fatto in modo tale da consentire un uso più libero dello zaino che può essere comodamente impugnato e trasportato a mano.
La borsa monospalla presenta una sorprendente ergonomia: lo spallaccio può essere posizionato sia a destra che a sinistra così da adeguarsi alle esigenze di chi lo indosserà.
Arricchiti da superfici trattate in lacca giapponese, la serie di portafogli, porta monete e porta carte di credito, completano la gamma dei prodotti Montbook in modo originale e coerentemente allo stile. Tutti gli articoli sono disponibili nelle varianti colore: nero, blu navy, viola, lime, giallo, beige, bianco, blu, rosso e verde.
I prodotti della collezione sono realizzati in pelle, Made in Japan dal noto Laboratorio Yamamoto, da sempre specializzato nella manifattura di zaini “RANDOSERU”.
Il laboratorio Yamamoto
Si dice che la più antica borsa in pelle del Giappone risalga al VII secolo, giunta dalla Dinastia Tang all’attuale prefettura di Nara in Giappone. In seguito, gli artigiani di Nara, prendendo esempio da quella borsa, iniziarono a produrre e utilizzare oggetti laccati in pelle di cervo, motivo per cui i prodotti di pelletteria tradizionalmente più diffusi in Giappone erano realizzati proprio in questo materiale.
Il laboratorio di borse Yamamoto è stato fondato da Shosuke Yamamoto nel 1949 proprio a Nara, in un contesto storico particolare, quello del secondo dopoguerra, in cui prevaleva il senso comune di ricostruzione e la volontà di ripartire. Così il laboratorio Yamamoto, come prima cosa incoraggiò questi incredibili lavoratori.
Nel 1969, con la crescita economica del Giappone, il laboratorio decise di specializzarsi nella produzione del “Randoseru”, lo zaino dalla forma iconica realizzato in pelle, che, ancora oggi è un simbolo degli studenti giapponesi delle scuole elementari. Da più di 70 anni dalla sua fondazione, il laboratorio di borse Yamamoto continua a supportare i talenti di ogni epoca. Anche adesso, in un periodo di produzione e di consumo di massa, è uno dei pochi laboratori che continua a privilegiare “il fatto a mano” e “l’artigianalità”, valori che sono stati tramandati fino ad oggi.
Nel 2019 il primo incontro di Mr Yamamoto con il designer italiano Giulio Iacchetti, proprio in Giappone. Qui nasce l’idea di creare un nuovo marchio che possa sia esprimere la capacità artigiana ma anche rivolgersi a un pubblico più ampio. Lo studio Giulio Iacchetti ha così realizzato l’intero progetto di branding, l’immagine coordinata nonché il progetto della prima serie di borse e accessori.
Giulio Iacchetti
Industrial designer dal 1992, ha progettato e progetta per diversi marchi, tra cui Abet Laminati, Alessi, Artemide, Fontana Arte, Foscarini, Magis, Mandarina Duck, Moleskine, Nava.
È direttore artistico di Danese Milano, Dnd Handle, Myhome e Internoitaliano. Tra i suoi caratteri distintivi ci sono la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile, disegnata con Matteo Ragni per Pandora Design e premiata nel 2001 con il Compasso d’Oro. Da sempre attento all’evoluzione del rapporto tra realtà artigiana e design, nel novembre 2012 lancia Internoitaliano, la “fabbrica diffusa” fatta di tanti laboratori artigiani con i quali firma e produce arredi e complementi ispirati al fare e al modo di abitare italiani. Nel 2014 vince il suo secondo Compasso d’Oro per la serie di tombini Sfera, disegnata con Matteo Ragni per Montini.