Una bomba a orologeria di gioia: dai primi passi a Piazza Duomo a Milano

Una bomba a orologeria di gioia: dai primi passi a Piazza Duomo a Milano

Una bomba a orologeria di gioia: dai primi passi a Piazza Duomo a Milano

La danza intreccia percorsi di vita, carica i muscoli come tritolo ed esplode in un boato di vita

“Sono una bomba a orologeria. Quando ballo sono una bomba a orologeria”.

Queste le parole di Veronica e Giulia Martinelli, le protagoniste di questo racconto, composto da trame di vite che si intrecciano al ritmo di musica.

Veronica è in vacanza, ha undici anni. A un tratto la sua attenzione viene rapita da un gruppo di persone che ballano il Funky. Il suo cuore palpita.

Il colpo di fulmine è avvenuto. La vita penserà al resto.

Veronica torna a casa e viene iscritta dalla madre a un corso di Funky, in una palestra non lontana dal suo piccolo paese nella provincia di Brescia. Aveva giĂ  conosciuto il mondo del ballo, ma la danza classica non era destinata a rapirle il cuore.

Inizia così una nuova avventura nel mondo del Funky, guidata dalla maestra Paola Ducci.

E poi un’altra figura affianca la ragazza: la sua sorellina Giulia. Ha sei anni e viene spinta da Veronica in quel mondo fatto di ritmo ed energia.

Tuttavia, Giulia si trova di fronte a un bivio: scegliere tra la danza e la pallavolo. Sceglie la seconda e per anni si dedica a questo sport con tutta la straordinaria forza vitale e gioia che la rendono una creatura unica.

Così le strade delle sorelle Martinelli si dividono: da un lato movenze frenetiche, dall’altro una rete in un mezzo a un campo da gioco.

Ma…accade che la strada più lunga sia il percorso più breve per far ritorno a casa, come scrive l’antropologo Kluckhohn.

Infatti, Giulia torna ad abbracciare il ballo all’età di quindici anni. Qui anche per lei scatta la scintilla, ma in una sfumatura e in un ruolo diversi rispetto a quelli ricoperti da bambina anni prima.

Con il suo sorriso e la sua energia guida i primi passi di alunni e alunne che si avvicinano all’hip hop.

Ecco: le sorelle sono di nuovo nello stesso universo, dopo anni. Il corpo è libero, ogni energia fluisce.

Selvagge, le chiome dei loro lunghi capelli neri si sciolgono, libere.

Quel mondo cresce: nel 2019 nasce l’associazione sportiva dilettantistica RnV, “Rythm and Veronica”, omaggio al RnB, “Rhythm and Blues”.

E la danza è un universo parallelo, grazie al quale rigenerarsi dopo ore e ore di lavoro in ufficio.

Quando si preme play l’incanto inizia e ogni fibra di vita prende il proprio posto. La stanchezza mentale svanisce. I muscoli doloranti leniscono l’anima.

Veronica e Giulia, con i loro compagni e compagne di danza, diventano bombe a orologeria, che esplodono in un boato di vita, ballando al ritmo di cuori all’unisono.

Il telaio di trame dell’esistenza continua a tessere la propria tela.

Così Veronica riceve un messaggio che condurrà in un’avventura unica lei, la sorella e non solo.

Il mittente è una vecchia conoscenza: un coreografo ballerino che ha assistito in passato ai saggi di danza organizzati dalle sorelle.

Conscio del loro talento artistico e della loro precisione organizzativa, presenta la possibilità di partecipare a un’esibizione molto speciale.

Infatti, la casa di moda Moncler, in occasione dei settant’anni dalla sua fondazione, avrebbe organizzato una performance in Piazza Duomo a Milano, durante la Milano Fashion Week 2022.

Settecento ballerini e ballerine completamente vestiti di bianco, indossando uno speciale modello Moncler, si sarebbero esibiti come un unico corpo, in dialogo con le sapienti movenze della prima ballerina della Scala: Virna Toppi.

Di fronte a un’occasione del genere le emozioni si avvicendano fulminee: euforia pura, unita al timore di affrontare un’impresa simile, in un mondo nuovo e sconosciuto.

Ma… “se vuoi, puoi”, questo il motto.

Così il gruppo si forma. Ecco le altre partecipanti: Erika Baiguera, Veronica Bertuzzi, Asia Carrera, Federica Oneda, Leila Salvoni e Giorgia Vescovi.

Una prova dopo l’altra, un’ora dopo l’altra. Un giorno dopo l’altro.

E finalmente la data tanto attesa arriva: sabato 24 settembre. Sotto una pioggia battente i performer fanno il loro ingresso.

Veronica non partecipa all’esibizione, ma assiste attenta, con il cuore che palpita.

Giulia e le compagne prendono posizione. Piazza Duomo si dipinge di bianco.

Play.

Una bomba a orologeria di gioia.

Fonte immagine di copertina.

Maria Baronchelli

Sono Maria Baronchelli, studio Lettere Moderne presso l'UniversitĂ  degli Studi di Milano. La lettura e la scrittura hanno da sempre accompagnato i miei passi. Mi nutro di regni di carta, creandone di miei con un foglio e una penna, o una tastiera. Io e i miei personaggi sognanti e sognati vi diamo il benvenuto in questo piccolo strano mondo, che speriamo possa farvi sentire a casa.

Corpografie: la nona edizione a Pescara a settembre

Corpografie: la nona edizione a Pescara a settembre

Corpografie: la nona edizione a Pescara a settembre

La rassegna di danza “Corpografie” torna allo Spazio Matta di Pescara dall’11 al 18 settembre 2022

Torna a Pescara per la nona volta CORPOGRAFIE, una rassegna di danza intrecciata alla realtĂ  audiovisiva che, a partire dalla performance, intercetta e convoglia pensieri e progetti, incrocia temi e questioni al cuore del nostro vivere come modalitĂ  di libero sviluppo della ricerca artistica.

Punto focale del tema di questo festival, la cui direzione artistica è firmata dal Gruppo Alhena e da Anouscka Brodacz, è la relazione del corpo con lo spazio, atta a stimolare un vero e proprio linguaggio del pensiero fisico e creatrice di esperienze, interferenze ed elaborazioni stimolate dal luogo con cui il corpo interagisce e diventa “paesaggio”.

Ecosistema in cui accadono “cose”, la danza è la disciplina che consente ancora di sperimentare inedite soluzioni in grado di rilanciare il concetto di rappresentazione. Per tale motivo il Gruppo Alhena propone per questa sua nuova edizione di CORPOGRAFIE un calendario intriso di progetti innovativi, in collaborazione con una rete di partner strategici che vedranno, dal 1° al 18 settembre, alternare spettacoli e performance di residenza nazionali ed internazionali.

Si comincia il 1° settembre con Corpografie Off, progetto curato da Andrea Micaroni, Professore presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, che, dopo il successo del 2021, si arricchisce di nuovi partner per rappresentare un punto fondamentale nel mondo della videodanza. Un concept mirato a far rianimare il palco tradizionale proprio a partire dalle potenzialitĂ  espresse dalla scena virtuale. Fondamentale, quest’anno, il partenariato con il festival CINEMATICA.

Drammaturgia e virtuosismo sarà invece il tema della residenza in programma dal 2 al 4 settembre, guidata dalla rinomata danzatrice francese Marion Castaillet, coreografa ispiratasi al “physical dance theatre” e ispiratrice della danza energetica “Freshmotîon”. Insieme ai danzatori Andrea Dionisi, Antonio Taurino, Valeria Russo e Marzia Turnaturi, lavorerà per creare degli “a solo” e un ensemble finale, per dare voce alle loro capacità tecniche, inseguendo racconti interiori e paesaggi coreografici. La rappresentazione finale di questo percorso avrà luogo il 4 settembre, insieme a cinque performance in prima nazionale: V di Valeria Russo, A di Antonio Taurino, M di Marzia Turnaturi, A2 di Andrea Dionisi.

L’8 settembre sarĂ  di scena per un’altra prima assoluta Wrlss, un progetto “site specific” di Andrea Micaroni con Simonetta D’Intino, Maristella Mezzapesa e Laura Petrini, produzione del Gruppo Alhena. Si tratta di una performance di Danza e Nuove Tecnologie che indaga il rapporto dell’essere umano con l’esistenza e che vede interagire i danzatori con tecnologie senza fili quali luci e musica.

Venerdì 9 settembre sarà protagonista il Balletto di Sardegna con la produzione, Zatò e Ychì, interpretata da Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino: una storia ispirata a Zatoychi, Zatò, un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese, che racconta di due samurai in lotta e di un Oriente reinventato.

In anteprima nella sezione “Nuove Tecnologie” l’11 settembre, Rosarosaerosae – la pelle delle immagini: un racconto multimediale, firmato da Sara Lupoli con interprete Mariz Anzivino e videoscenografie di Alessandro Papa, che indaga il concetto dell’abitare in relazione al corpo e al ricordo che in esso risiede. 

Il 15 settembre CORPOGRAFIE propone Orfeo ed Euridice uno spettacolo in cui gli acrobati, danzatori e giocolieri del gruppo Vitamina C sono alle prese con la vicenda dei due sfortunati amanti.

Artemis Danza, in residenza a Pescara dal 12 al 16 settembre, proporrà in prima assoluta venerdì 16 settembre DOMINA, un progetto ideato da Jessica D’Angelo, incentrato sulla messa in relazione due corpi di natura diversa in situazioni spaziali e fisiche diverse. Con Greta Puggioni.

Il secondo duo, α Binary vedrà Jessica D’Angelo con Salvatore Sciancalepore. Partendo dal corpo e dalla sua anatomia, attraversando immagini e scenari, si assiste ad un incontro ed al tentativo di generare nuove corporeità che per loro stessa natura sono destinate a disgregarsi, innescando un meccanismo di decostruzione del genere e del ruolo..

Gran finale, il 18 settembre, con TOUCH in VR di Ariella Vidach/AiEP, performance fondata sul concept “Dance the Distance” che individua nella realtà virtuale lo spazio deputato a ripensare la coreografia, ad espandere le dimensioni del nostro abitare e a riflettere sulla distanza come spazio, possibilità, apertura e dimensione specifica del nostro tempo. Nello spettacolo tre interpreti, due delle quali collocate in città diverse, danzeranno una coreografia fatta di nuove modalità di intrecci, di gesti, di contatti in uno spazio virtuale creato appositamente e condiviso. Una dimensione coreografica innovativa che pone e impone delle inedite metodologie compositive e che trova il suo punto d’incontro proprio in questo festival.

Le performance si svolgeranno allo Spazio Matta tranne gli spettacoli dell’8 e 15 settembre in programma a Villa Sabucchi di Pescara.
Prenotazione e biglietti: 347 1643014
Info artistiche: 380 3322179

Lo Schiaccianoci: un valzer tra neve e confetti

Lo Schiaccianoci: un valzer tra neve e confetti

Lo Schiaccianoci: un valzer tra neve e confetti

La notte di Natale nulla è ciò che sembra. Una dolce ragazzina può diventare una regina, uno schiaccianoci con le sembianze di un soldatino può tramutarsi in principe.

Un pizzicato delicato. Come un carillon che suona una melodia dolce, riporta alla mente i fiocchi di neve cadenzati, spensierati, i quali si depositandosi sul morbido guanciale di una coltre di neve placida.

Queste sono le immagini che suscita la Danza della fata Confetto, nel capolavoro di PĂ«tr Il’iÄŤ ÄŚajkovskij, Lo Schiaccianoci.

La meravigliosa opera lirica ha origine dal racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, ma la trama venne rivisitata, in quanto considerata troppo cruenta.

Così si decise di affidarsi alla revisione effettuata da Alexandre Dumas, conferendo così alla vicenda un alone di delicatezza con un carezzevole rimando alle atmosfere dei teneri sapori dell’infanzia.

Il sipario si apre e la prima scena che si offre agli spettatori è ambientata durante la Vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, presso la casa del Signor Stahlbaum.

Per la lieta occasione l’uomo organizza una festa per i suoi piccoli figli, Clara e Fritz, cui partecipano amici e parenti. Tra di essi vi è lo zio dei ragazzi, che li intrattiene con dei buffi giochi di prestigio, nell’attesa dell’apertura dei regali.

Così a Clara viene regalato dallo zio uno schiaccianoci a forma di soldatino. La gioia della bambina è immensa! Ma il fratellino, per dispetto, lo rompe. Per fortuna lo zio ripara prontamente il giocattolo, per rendere di nuovo felice l’adorata nipotina.

Una volta terminate le danze, la piccola Clara si addormenta e inizia a sognare. Allo scoccare della mezzanotte ogni oggetto della sua stanza inizia ad aumentare di dimensione, diventando gigantesco.

A un tratto dei topi minacciosi tentano di trafugare il prezioso schiaccianoci!

Quando Clara sta per avere la peggio, nel tentativo di salvare lo Schiaccianoci, questi prende vita e inizia a combattere contro i nemici, con l’aiuto dei soldatini ricevuti da Fritz.

Lo schiaccianoci e il Re Topo sono soli e quest’ultimo sta per vincere il duello, quando la bambina lo distrae, lanciando la sua scarpetta, così da permettere allo Schiaccianoci di colpirlo a morte.

Il vincitore si trasforma in principe e conduce Clara nel Regno dei Dolci, la cui prima immagine è una meravigliosa foresta innevata.

Così i due protagonisti giungono al cospetto della Fata Confetto presso il Palazzo Reale. Le narrano le avventure vissute durante quella magica notte. Terminato il racconto il Palazzo si anima di danze meravigliose, che culminano nel celebre Valzer dei Fiori.

Infine si innalza il delicato Pas de Deux tra la Fata Confetto e il Principe, a seguito del quale si ha un ultimo incantevole Valzer.

La piccola Clara si desta da quel magico sogno e ripercorre gioiosa il ricordo del mondo incantato, abbracciando il suo Schiaccianoci.

Maria Baronchelli

Sono Maria Baronchelli, studio Lettere Moderne presso l'UniversitĂ  degli Studi di Milano. La lettura e la scrittura hanno da sempre accompagnato i miei passi. Mi nutro di regni di carta, creandone di miei con un foglio e una penna, o una tastiera. Io e i miei personaggi sognanti e sognati vi diamo il benvenuto in questo piccolo strano mondo, che speriamo possa farvi sentire a casa.