Yves Saint Laurent

Yves Saint Laurent (che sta per Yves Henri Donat Mathieu Saint Laurent) ci ha lasciato esattamente tredici anni fa, ma la sua creatività e il suo gusto per l’arte ancora oggi riecheggiano nella sua maison.

Yves Saint Laurent, uno dei più importanti couturier del XX secolo, si distinse negli anni soprattutto grazie alla sua sensibilità verso tutto ciò che veniva ritenuto “diverso” dai modelli classici, il che gli valse la nomea di vero e proprio artista della moda. Vediamo insieme allora alcune delle sue grandi innovazioni stilistiche, nonché vere e proprie conquiste ideologiche.

Il volto della diversità       

Tra le grandi novità che lo stilista introdusse nel mondo della moda, prima fra tutte va ricordata la scelta dello stilista di presentare, nel 1966, un capo come lo smoking, non più indirizzato solamente agli uomini, ma anche alle donne: già in precedenza Gabrielle Chanel aveva sdoganato questo tabù, ma in realtà le donne che indossavano pantaloni in pubblico a quei tempi venivano guardate male dalla gente. Yves Saint Laurent perciò decise di ribadire il concetto di parità dei sessi, e per farlo si servì appunto della moda. Altra grande innovazione dello stilista francese fu l’integrazione dell’arte nelle sue collezioni: diversi furono infatti i capi firmati Yves Saint Laurent che mostravano chiari richiami ad artisti famosi in tutto il mondo fra cui Picasso, Matisse, Warhol e Braque. Va inoltre ricordato che Saint Laurent fu tra i primi grandi stilisti a fare sfilare sulle passerelle modelle di colore, tra cui Naomi Campbell e Iman: altra grande conquista sul fronte della lotta contro le diseguaglianze. Per ultima, ma non per importanza, ricordiamo l’introduzione del concetto di libertà sessuale nel grande mondo della moda tramite la creazione di abiti trasparenti che mostrassero il seno nudo delle modelle: se oggi fa ancora scandalo vedere un capezzolo in qualche foto, figuriamoci negli anni Sessanta!

Yves Saint Laurent e Dior

Tra Yves Saint Laurent e Christian Dior nacque fin da subito una grande intesa che, nel 1955, si concretizzò con l’assunzione del giovane Saint Laurent presso la casa di moda Dior. Saint Laurent ai tempi era ancora un ragazzo inesperto che muoveva i suoi primi passi nel campo della moda, ma grazie alla guida del suo mentore, in breve tempo lo stilista si guadagnò una notevole fama. Sembrerebbe tutto molto idilliaco, se non fosse che nel 1957 Christian Dior morì di infarto, lasciando la maison al suo unico e fedele “erede artistico”: Yves Saint Laurent, il quale diventatone direttore artistico, fin da subito promosse una nuova collezione firmata Dior introducendo la nuovissima linea Trapeze in sostituzione alla classica forma a clessidra degli abiti precedenti. Nel 1960 però lo stilista francese fu costretto ad arruolarsi nell’esercito, evento che segnò profondamente la sua situazione psicologica: dopo essere stato ricoverato in ospedale, Saint Laurent scoprì di essere stato licenziato dalla maison Dior. In seguito ad una causa in tribunale (vinta da Saint Laurent poiché la casa di moda non aveva rispettato i termini contrattuali), lo stilista decise di aprire la propria casa di moda insieme al compagno Pierre Bergé. Nonostante la casa di moda Yves Saint Laurent sia stata poi ufficialmente chiusa nel 2002, il marchio sopravvive ancora oggi grazie a Gucci (la casa maison francese fu acquistata da quest’ultima nel 1999).

Dopo aver elencato solo alcune delle grandi conquiste firmate Yves Saint Laurent, non possiamo fare altro che ricordare questo grande stilista, nonché promotore di libertà artistica e di parità fra i sessi già a partire dagli anni Sessanta, mettendo le basi per la nascita di un’industria della moda sempre più all’avanguardia.

di Cecilia Gavazzoni.

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Cecilia Gavazzoni

Ciao, sono Cecilia e studio Lettere Moderne. Adoro scrivere e spesso fingo di essere anche esperta di moda (un’altra mia grande passione). Ah, a volte do anche consigli di Lifestyle e pareri non richiesti. Ma niente di serio, non vi preoccupate.