Le pagelle della MotoGP a Jerez

Pecco da 10 e lode a Jerez, davanti a Quartararo e Aleix. Ai piedi del podio Marc che torna a fare uno dei suoi salvataggi.

La gara

Le pagelle della MotoGP a Jerez. Gara abbastanza noiosa con i primi due che tirano da matti ma senza sorpassarsi mai e l’unica vera battaglia è quella dei 3 in lotta per il podio, con Aleix che la spunta, su Marquez e Miller. Aleix sta veramente dimostrando una grande consistenza quest’anno, confermando il grande salto di qualità fatto da lui e dalla moto. Espargarò ha aspettato il passo falso dei due, per poi staccarli quel tanto che basta per assicurarsi il bronzo.

Lo show

Marc, nonostante un quarto posto non certo esaltante in condizioni normali, è stato l’unico a incollarci davanti allo schermo con uno dei suoi salvataggi alla curva 13 prima, e il passaggio su Jack in un punto, la curva 5, impensabile per tutti, che l’ha costretto a chiudere la curva lasciando una virgola nera lunga parecchi metri sull’asfalto. Diciamocelo, gira che rigira lo spettacolo lo fa lui. Davanti, sì, è vero, hanno impresso un ritmo da paura, ma ci hanno fatto sperare, tra vari tira e molla, in una bagarre mai consumata, senza neanche un vero tentativo di sorpasso.

Le condizioni a Jerez

Vero è che le condizioni a Jerez sono state particolari, praticamente tutti i piloti hanno accusato dei problemi di surriscaldamento dell’anteriore, a causa delle direzione verso cui si stanno evolvendo le moto (con un gran carico sull’anteriore che surriscalda il pneumatico, com ovvie conseguenze sulla pressione) e le temperature alte registrate nel pomeriggio. Dalle dichiarazioni dei piloti è emerso, che il problema si accentuava esponenzialmente, quando si era all’inseguimento di qualcuno. Questo ha causato la cristallizzazione delle posizioni (come si vede dal lap chart ci sono stati pochissimi sorpassi, soprattutto nelle posizioni che contano) , portando alla gara che abbiamo visto domenica.

E gli azzurri?

In Suzuki da un paio di gare si fatica. Entrambi i piloti hanno accusato particolarmente il problema di cui sopra, soprattutto Mir, che comunque si è portato a casa un 6° posto, che non è da buttare. Alex invece, è stato protagonista di un weekend da dimenticare, senza riuscire a sfruttare il suo pacchetto durante tutte le sessioni pomeridiane.

Martin VS Bastianini

La stagione di Jorge è tutt’altro che partita col piede giusto, domenica è caduto durante il primo giro, è ripartito ma ha chiuso ultimo. Enea, invece sta dimostrando una certa consistenza, a differenza di Martin cade poco, anche se quest’anno o ha vinto o è finito lontano dal podio. Stiamo parlando comunque di due piloti all’inizio della propria seconda stagione in MotoGP. Sulla carta JM è il classico talento, veloce sul giro secco che però butta via troppo, mentre Enea è un animale – una bestia, pardon – da gara, gentile con le gomme e capace di esaltarsi nella mischia.

Le delusioni: Morbido

Nei primi sei GP, che cominciano a non essere più così pochi, ci sono piloti da cui ci si aspettava decisamente di più. In primis Morbidelli: il franco in grado di giocarsi il mondiale, seppur pazzo, del 2020, sembra sparito. Io non penso che lui sia impazzito di colpo, mi sembra più plausibile, invece, che la situazione nel box Yamaha, da cui non è stato trattato nel migliore dei modi, vedendosi affidata una moto decrepita prima e cambiato il capotecnico in corsa dopo, gli abbia tolto quella fiducia di cui aveva bisogno per esprimere le sue potenzialità. Se a tutto ciò aggiungiamo un infortunio lungo da gestire, non stupisce che la sua situazione sia l’attuale.

Le delusioni – parte 2: Dovi vai?

Ve lo ricordate il programma pre-gp trasmesso in Italia, quando Andrea era al suo massimo? É la stessa domanda che vorremmo porre noi al Dovi. Un rientro così faticoso non ce lo aspettavamo. Di sicuro cambiare genere di moto alla sua età non è facile ma vederlo faticare nelle retrovie non era la fine che speravamo di vedergli fare. Chissà se a vedere l’Aprilia con Aleix gli fa mordere le mani. Via coi voti!

10 e lode a Bagnaia: pole, giro veloce e vittoria. Pecco segna il grande slam a Jerez. Aggiungiamoci una spalla malandata ed ecco che l’impresa acquista ancora più valore. Già a Portimao aveva fatto una grande gara, speriamo che continui così. Il peggio è passato.

10 a Quartararo: ha avuto un passo identico al primo e gli è finito a due decimi abbondanti. In condizioni normali si sarebbe meritato un 9 per la mancanza di tentativi di sorpasso, ma a Jerez tutti i piloti hanno sottolineato come fosse difficile guadagnare posizioni. Gara tirata.

9 a A. Espargaro: ne aveva di più dei due davanti , ma a conferma di quel che si è appena detto, finché non hanno fatto un errore era quasi impossibile passarli. Un inizio stagione col botto.

8 a Marquez: l’unico che ci ha fatto divertire in gara. Torna a fare i suoi salvataggi e il sorpasso su Miller alla 5 con la traiettoria chiusa di gas e virgolone nero, hanno valso da soli il prezzo del biglietto. La strada per essere al 100% non è corta, ma lui non perde mai il vizio.

7 a Miller: primo del terzetto per tutta la gara, alla fine l’ha chiuso. Sicuramente l’essere dato per spacciato da inizio stagione non aiuta. Una gara comunque positiva con “lo stress” – così l’ha definito lui stesso – di avere Marc dietro per 22 giri.

6 a Mir: fatica con l’anteriore e non si avvicina nemmeno al gruppo davanti a lui. Gli manca sempre il guizzo.

7 a Nakagami: jerez gli è sempre piaciuta molto, anche lui ha già un carico pendente sul collo e il fatto di essere conscio che sarà l’ultima stagione in motogp può fare due cose: demoralizzarlo totalmente, o sbloccarlo per la mancanza di pressione.

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Mattia Caimi

Appassionato di moto in tutte le salse, é cresciuto leggendo i "Pensieri sporchi" del Ciaccia. Ama scrivere del mondo del motociclismo, fingendo di capirne qualcosa.