Roland Garros prima settimana: quel matto di Alcaraz e la bella Italia

Nei primi turni bene i big Djokovic e Nadal, mentre il baby prodigio si distrae e rischia grosso. Nel femminile il deserto intorno a Iga Swiatek. Soddisfazioni dai tennisti nostrani, e la sensazione che per qualcuno di loro il meglio debba ancora arrivare…

Questi francesi sono matti! Ma dico io come si fa a mettere nella stessa parte del tabellone Djokovic, Nadal, Alcaraz e Zverev! Prima ancora di iniziare, già sapevamo che non avremmo avuto in finale più di uno di questi campioni. Inoltre nella giornata di sabato 28 hanno programmato tre francesi, non propriamente dei fenomeni, sul Campo Centrale, i quali sono stati puntualmente travolti. Sabato da sbadigli sul “Philippe Chatrier”; va bene essere chauvinisti , ma, come suol dirsi adesso, state calmi! Poi ovviamente Parigi è sempre Parigi e il fascino del Roland Garros supera qualsiasi gaffe in sede di sorteggio e di schedule.

La settimana numero uno del torneo non ha infatti tradito le attese, con alcune sorprese, nomi nuovi alla ribalta e qualche delusione. Ma vediamo cosa è accaduto a parer mio di rilevante nei due singolari.

 

ROLAND GARROS MASCHILE
Se i due veterani Djokovic e Nadal vincono i tre turni senza lasciare un set, Carlos Alcaraz al secondo giro deve fronteggiare un matchpoint! Contro il connazionale Ramos, un gringo roccioso e pedalatore, il ragazzo vince facile il primo set per poi rimanere sorpreso dalle frequenti discese a rete dell’avversario, che capisce di non avere speranze rimanendo a fondo.

Ramos vince il secondo e il terzo per 76 75, e nel quarto conquista la palla del match: ma gioca un dritto tremebondo, sopraffatto dalla paura di vincere.

Carlitos si prende il set, ma nel quinto è sotto 3 a 0. Partita finita? Nemmeno per sogno: il giovane campione rimonta ancora eseguendo alcuni recuperi in corsa davvero miracolosi.

Su uno di questi l’anziano (34) contendente appoggia una facile volee in rete. Per il gringo è notte fonda, mentre il pubblico di Parigi viene trafitto dal coup de foudre, ed è amore a prima vista per il murciano di ferro.

Zverev perde due set contro Baez per poi vincere al quinto, la stesa cosa capita a Tsitsipas con il nostro Musetti, e anche il greco recupera a colpi di classe. Peccato per Lorenzo, grande talento ma ancora poco fisico per sfidare i colossi al meglio dei cinque set. I protagonisti della stagione rossa sono così tutti presenti agli ottavi.

Possibili quarti di finale: Zverev-Alcaraz e Nole-Rafa! Inoltre, senza clamori, è ancora in gioco al Roland Garros il russo Daniil Medvedev, numero due al rientro da un’operazione di ernia; non ha mai brillato a Parigi, ma potrebbe essere un protagonista aggiunto in una competizione che vede ancora presenti tutte le prime otto teste di serie.

Segnalo una bella novità nel diciannovenne Holger Rune, danese di belle speranze di cui risentiremo parlare: al primo turno ha trattato malissimo Shapovalov, giustiziere di Nadal a Roma. Ora aspetta Tsitsipas.

ROLAND GARROS FEMMINILE
La favorita Iga Swiatek fila come un treno; ha perso per strada dodici game, in un solo caso ha vinto per 75, per due volte ha fatto 60. Un vero uragano fin qui. Per il resto sono uscite Ons Jabeur che non è riuscita a ricaricare le pile dopo le splendide prove a Madrid e Roma, e Barbora Krejcikova, campionessa uscente abbastanza anonima. La spagnola Paula Badosa, numero tre del seeding si è infortunata, hanno perso Simona Halep e Danielle Collins.

Agli ottavi di finale del Roland Garros la testa di serie più bassa dopo Iga è la numero undici, l’americana Jessica Pegula; l’uscita di scena delle più titolate sta concedendo alle superstiti una grande possibilità di ben figurare nel torneo. E, come vedremo tra poco, due italiane possono beneficiarne.

GLI ITALIANI AL ROLAND GARROS
Otto uomini e quattro donne ai nastri di partenza, e fino ad ora ci sono diverse note positive. Nel maschile il plotone si dimezza dopo il primo turno con le uscite di Giannessi, Zeppieri, Agamenone e Musetti, sfortunato nel sorteggio come già detto. Al secondo turno escono Fognini e Cecchinato. Al terzo splendida prova di Lorenzo Sonego, che si arrende solo al quinto set al quotato norvegese Casper Ruud. Agli ottavi approda solo un giocatore, la nostra punta di diamante almeno finché perdura l’assenza per infortunio di Matteo Berrettini: Jannik Sinner. In tre turni ha perso un solo set e, pur lamentando un problema ad un ginocchio, ha tenuto benissimo il campo e lunedì 30 se la vedrà con il russo Andrey Rublev per un posto nei quarti. I due precedenti sulla terra, il secondo dei quali ad aprile a Montecarlo, hanno visto prevalere  l’italiano: essere ottimisti dunque non è un azzardo.

Hanno fatto ancora meglio le donne. L’uscita al primo turno di Paolini e Bronzetti è stata bilanciata dall’arrivo al quarto turno di Martina Trevisan e Camila Giorgi. La prima, reduce dalla sua prima vittoria nel circuito la scorsa settimana in Marocco, è stata brava ad approfittare di un corridoio nel tabellone privo di teste di serie, e domenica 29 sarà opposta alla bielorussa Sasnovich, avversaria alla sua portata. Martina ha ventotto anni, non è una campionessa, ma è ammirevole per come ha saputo migliorarsi con costanza ed applicazione; gioca un tennis di pressione e ha un dritto notevole. È forse la tennista che grugnisce più rumorosamente mentre colpisce la palla, ma finché porta questi risultati la si perdona volentieri.

Camila Giorgi ha compiuto un autentico capolavoro sconfiggendo sabato un’altra bielorussa, Aryna Sabalenka, favorita numero sette. Non si è scomposta dopo aver perso la prima frazione per 64, e nell’ora successiva ha lasciato solo un game all’allibita ventiquattrenne di Minsk, traforandone la difesa con precise stoccate di diritto e rovescio. Ora la attende la russa Daria Kasatkina in un incontro dove tutto è possibile. Lecito attendersi di vedere un po’ di Italia anche nella seconda settimana.

Per ora mi fermo qui; da domani cominciano gli ottavi e si entra nel vivo del campionato del mondo su terra battuta. Buon tennis a tutti!

di Danilo Gori