Anime e manga: facciamo chiarezza

Quando si parla di anime e manga capita a volte di confondere i termini, perciò, prima di cominciare il nostro viaggio in questo mondo tinto dei più variopinti colori, tra pianti a dirotto e combattimenti mozzafiatanti, è meglio specificare quali siano le differenze tra i due.

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Semplificando al massimo, bisogna innanzitutto dire che i manga sono quelli che si leggono, mentre gli anime sono quelli che si guardano. Per usare dei termini che sono più comuni in Italia, i manga si possono associare ai fumetti mentre gli anime sono associabili ai cartoni animati.

Ma bisogna anche dire che esistono delle differenze fra i manga e i fumetti, e fra i cartoni animati e gli anime. Differenze che non si limitano al solo paese di provenienza. Anime e manga sono delle macro categorie all’interno delle quali troviamo opere suddivise per genere ma soprattutto per fascia d’età, un po’ come i libri. I contenuti di anime e manga variano molto da una fascia all’altra: ne esistono sia per bambini piccoli, che hanno appena imparato a leggere, sia per adulti. E le distinzioni sono molto più rigide perché non esiste la censura, quindi, a differenza di quanto avviene spesso in Italia, un’opera pensata per adulti non può essere “adattata” a opera per bambini.

Parlando di generi, si potrebbe fare un elenco molto lungo ma principalmente esistono cinque categorie: i kodomo, per bambini fino ai 10 anni, indifferentemente maschi o femmine; gli shoonen, che hanno per protagonisti bambini/ragazzi e sono quindi rivolti ad un pubblico principalmente maschile; gli shoojo, che hanno per protagoniste delle bambine/ragazze e di conseguenza sono rivolti ad un pubblico principalmente femminile; gli seinen, per i maschi dai 18 anni in su; e gli josei, per le femmine dai 18 anni in su.

Per fare degli esempi di anime conosciuti anche in Italia, un anime kodomo è Kirby, uno shoonen è Saint Seiya (in Italia conosciuto come I Cavalieri dello Zodiaco), uno shoojo è Sailor Moon, un seinen è Tokyo Ghoul, mentre uno josei è Nana. Esistono poi altre sottocategorie che derivano da ogni opera. Per esempio, sottocategorie del genere shoonen sono i battle shoonen, opere (come il leggendario Dragon Ball) che mettono al centro il combattimento, oppure gli spokon (Captain Tsubasa, per dirne una), il cui tema principale e lo sport.

E ora…prepariamoci a saltare sempre più in alto, a prendere al volo il rimbalzo poi a lanciarci all’assalto e a trasformarci insieme a Kirby. Oppure, se preferite, a lasciarci travolgere dai due cicloni che sono questi campioni nel cui cuore batte un pallone.  “I fumetti sono favole per adulti”, diceva il compianto Stan Lee. E noi siamo adulti a cui vivere in questo mondo di favole piace terribilmente.

Eleonora Spinelli

Mi chiamo Eleonora e sono diventata" ufficialmente" un'appassionata di anime e manga più di 10 anni fa, quando sono entrata per la prima volta in una fumetteria. Spinta dalla curiosità ho iniziato a guardare gli anime in lingua originale e da allora non mi sono più fermata.

Scrivo per IoVoceNarrante nella speranza di aprire anche a voi le porte ad un mondo colorato, fantastico e fantasioso