BookCity Milano 2021: si torna in presenza!

BookCity Milano 2021: si torna in presenza!

BookCity Milano 2021: si torna in presenza!

Dal 17 al 21 novembre BookCity, la tre giorni del sistema editoriale italiano, torna in presenza. E lo fa nel pieno rispetto delle norme Covid.

Per i suoi dieci anni, BookCity Milano 2021 avrà la sua chiave di lettura nel “dopo”. Un concetto astratto, che però nell’ultimo anno e mezzo abbiamo cominciato ad apprezzare quasi come fosse un’entità fisica. Un avverbio che porta con sé delusioni del passato, ma anche speranze e aspettative: dopo la pandemia, dopo il lockdown, dopo la campagna vaccinale, dopo la riapertura. E infatti, proprio di riapertura parlerà BookCity.

Dopo un’edizione 2020 in diretta streaming, BookCity Milano torna in presenza con un programma ibrido, fatto di eventi in presenza ed eventi programmaticamente online, integrando entrambe le offerte per permettere a tutti gli interessati di partecipare e per offrire un palinsesto ancora più ricco e variegato, all’interno del quale scrittori stranieri di fama internazionale sono stati invitati a riflettere sul “dopo”.

Tradizionalmente inclusiva, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura coinvolge davvero l’intera filiera del libro, da editori grandi e piccoli a librai e bibliotecari, da autori e traduttori a grafici, illustratori e blogger senza dimenticare studenti, professori, lettori forti e occasionali. Sono oltre 1.400 gli eventi in programma in più di 260 sedi, 900 classi coinvolte in 240 progetti BookCity per le Scuole, 13 le Università e le Accademie milanesi che partecipano a BookCity Università con oltre 140 iniziative, più di 50 eventi e progetti di BookCity per il sociale.

Bene, ma come funziona? In linea con le modalità di accesso a manifestazioni e luoghi pubblici, l’accesso a tutti gli eventi avverrà su prenotazione tramite un apposito form online e per accedere alla sala sarà necessario conservare e mostrare il proprio biglietto. Inoltre, non sarà consentito l’accesso a chi risulterà avere una temperatura corporea superiore ai 37.5°C e non sarà munito di Green Pass. Un necessario compromesso per poter tornare a gioire di persona della manifestazione italiana dell’editoria italiana dello stivale.

Protocolli da seguire, ma non solo: quest’anno BookCity Milano compie dieci anni e come celebrare questo piccolo, ma significativo raggiungimento se non pubblicando un libro? Un volume semplice pensato come ringraziamento ai lettori che ruota attorno a 10 parole che rappresentano alcuni degli elementi centrali della manifestazione, a cui se ne aggiunge una speciale: dieci. Queste parole sono state affidate, commissionando dei testi inediti, alle cure di 11 autori italiani, chiedendo loro di interpretarle nella maniera più libera possibile. Nella scelta degli autori che con noi festeggiano i dieci anni abbiamo voluto dare testimonianza dell’eterogeneità della manifestazione: narratori, saggisti, autori per ragazzi, fumettisti, giornalisti, teatranti, autori affermati e autori in rampa di lancio.

Un ecosistema di parole e parolieri che cerca di abbracciare tutto – narratori, saggisti, autori per ragazzi, fumettisti, giornalisti, teatranti ­– e sfugge alle definizioni, proprio come BookCity Milano. Il libro sarà in vendita presso le librerie milanesi aderenti, da sempre protagoniste della manifestazione, e in alcune delle sedi BookCity Milano. Qui verrà regalato in seguito all’acquisto di almeno due volumi presentati in questa edizione di BookCity Milano o della blacklist degli autori coinvolti nel libro. Un bollo apposto sulle copertine indicherà ai lettori quali sono i testi che danno accesso a questa speciale pubblicazione per il decennale di BCM.

 

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Gaia Rossetti

Sono una gastrocuriosa e sarò un'antropologa.
Mia nonna dice che sono anche bella e intelligente, il problema è che ho un ego gigantesco. Parlo di cibo il 60% del tempo, il restante 40% lo passo a coccolare cagnetti e a far lievitare cose.
Su questi schermi mi occupo di cultura del cibo e letteratura ed esprimo solo giudizi non richiesti.

Buon compleanno Harry Potter!

Buon compleanno Harry Potter!

Buon compleanno Harry Potter!

È la notte del 31 luglio 1980 e a Godric’s Hallow nasce dalla brillante penna di Joanne K. Rowling il più giovane e famoso mago di tutti i tempi: Harry Potter.

Ma quale data più significativa poteva rappresentare al meglio il legame tra un’autrice e il suo personaggio preferito, se non un compleanno condiviso? È infatti nella stessa notte del 1965 che viene alla luce Joanne Kethleen Rowling la scrittrice britannica che verrà conosciuta con lo pseudonimo di J. K. Rowling, con cui firmerà il suo più grande capolavoro.

Dove tutto ebbe inizio

La saga di Harry Potter nasce su un treno in arrivo alla stazione di Kings Cross nella Londra dei primi anni 2000. Sulla carrozza la giovane Rowling e nella sua mente i personaggi che ad ogni kilometro prendono forma. Una fantasia spiccata, una storia magica e un successo mondiale che ha spinto una generazione intera di ragazzi a desiderare di ricevere nel giorno del loro undicesimo compleanno una letterina dall’affascinante Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sarà nella notte del 31 luglio 1991 che il piccolo Harry riceverà (con non poche difficoltà) la sua prima lettera per Hogwarts, consegnata da niente meno che Rubeus Hagrid, custode del castello e amico fidato del saggio preside Albus Silente. Insieme alla notizia della lettera, Hagrid porterà con sé anche una piccola torta un po’ malmessa ma con tanto di scritta “Buon Compleanno Harry”, forse il regalo più bello che Harry avesse mai ricevuto dopo ben undici tristi compleanni passati con i Dursley, zii del giovane mago che accolgono – con scarso entusiasmo – il piccolo di appena un anno, dopo la tragica morte dei genitori.

L’inizio della magia: il giorno dell’undicesimo compleanno

Coloro affascinati dal mondo della Rowling sanno bene che nulla, nemmeno il dettaglio più irrilevante, è lasciato al caso. Si dice che la scrittrice abbia impiegato ben cinque anni per delineare ogni intreccio dei suoi romanzi e come può quel 31 luglio non inserirsi tra i geniali meccanismi che hanno legato insieme sette avvincenti storie? Dal primo libro Harry Potter e la pietra filosofale pubblicato nel 1997, all’ultimo libro della saga Harry Potter e i doni della morte, ogni romanzo si apre in quella sera di mezza estate e i motivi sono molti più di quelli che ci si aspetterebbe, compresa la scelta della Rowling di far coincidere il compleanno del giovane mago con la propria data di nascita.

Harry “festeggia” i suoi compleanni con i Dursley

Certo, sarebbe carino immaginare Harry festeggiare il suo compleanno a Hogwarts in compagnia degli amici, eppure per il giovane mago il giorno del compleanno è più importante di quanto si possa pensare perché rappresenta l’unico giorno “diverso” nelle tristi e monotone estati con i Dursley.  Come noi facciamo il conto alla rovescia per i giorni che mancano alla fine della scuola o del lavoro e all’inizio delle vacanze, lui al contrario conta i giorni che lo separano dall’arrivo a Hogwarts. Il 31 luglio rappresenta un momento di contatto tra lui e il mondo magico, di riconciliazione con gli amici, regali inaspettati ma anche molti inconvenienti…

Harry è tra i più giovani del suo anno

Poiché bisogna compiere undici anni entro l’estate per essere ammessi al primo anno ad Hogwarts, Harry si ritrova ad essere tra i più giovani studenti che frequentano il suo anno. Così durante il sesto anno non può sostenere l’esame di Materializzazione e l’estate successiva dovrà aspettare il 31 luglio per compiere 17 anni e diventare un mago maggiorenne. In quel giorno scade così la protezione magica che avvolge la casa dei Dursley. Tutto questo rende anche credibile la storia del “più giovane Cercatore del secolo”. Sono pochi gli studenti che al primo anno vengono ammessi in una squadra di Quidditch, e ancora meno nel delicatissimo ruolo di Cercatore.

Alla fine del settimo mese

Luglio è il settimo mese dell’anno e sappiamo quanto il numero sette sia ricorrente nella saga: sette capitoli, sette anni scolastici a Hogwarts, sette gli Horcrux scelti da Voldemort e sempre sette sono le volte con cui lo stesso Voldemort si è scontrato con Harry. Sono sette i fratelli Weasley, sette il numero della maglia del Quidditch… e per finire, tale numero appare nella profezia della professoressa Cooman:

Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore, nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese. L’Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto. E l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive. Il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese…

Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Capitolo 37

di Giulia Villani